Sempre sul rapporto sanità pubblica e sanità privata: collaborazione o competizione?

Abstract

Abbiamo già tutti gli strumenti necessari per gestioni efficaci, efficienti e appropriate delle aziende sanitarie e dei servizi dati in outsourcing. Il nodo è tutto politico e consiste nella volontà o meno di ridare centralità al Ssn e garantirne rinascita e resilienza. Il Ssn e i Ssr hanno bisogno di finanziamenti adeguati, ma soprattutto di nuovi modelli gestionali e organizzativi e di una diversa cultura dell’assistenza e della cura. l Governo è sintonizzato su questa prospettiva?

Autori

di Giorgio Banchieri

Ho letto con interesse l’articolo di Roberto Polillo e Mara Tognetti uscito su “Quotidiano sanità” del 13 novembre scorso in cui gli autori affermavano che “Un Sistema Sanitario che, come più volte richiamato, per sopravvivere ha bisogno di interventi organici urgenti, come già evidenziato in precedenti contributi, e di essere ripensato allineandolo alle trasformazioni sociali e di salute che caratterizzano e caratterizzeranno sempre di più la nostra società. Del tutto evidente è infatti la necessità di mettere al centro la lotta alle diseguaglianze di salute, cresciute ulteriormente con la pandemia e ai fattori di nocività, i cui effetti si manifestano in modo più vistoso sulle fasce più svantaggiate a partire dai primi mesi del concepimento, come ampiamente confermato dagli studi sulla epigenetica”.

La risposta di Barbara Cittadini, Presidente Nazionale AIOP, sempre su “Quotidiano sanità” dal titolo “Ancora fake news sul privato accreditato”, ci sembra molto di” bandiera” e la contro risposta di Polillo e Tognetti assolutamente condivisibile.

Intervengo nel dibattito ripartendo da considerazioni già proposte sempre su questa testata sul tema da aprte mie di altri colleghi.

Per leggere l'articolo completo clicca qua