“The Lancet” e la gestione internazionale della pandemia.
Nel recentissimo articolo apparso su “The Lancet”, dal titolo “Trattato sulla pandemia dell'Oms: le promesse di equità vanno mantenute”, a cura del gruppo di ricerca redazionale “La salute globale” di “The Lancet” si afferma – senza mezzi termini che la risposta globale al COVID19 è stata un fallimento.
“Al 21 febbraio 2023, ci sono stati più di 750 milioni di casi e 6,8 milioni di decessi attribuiti a COVID19. Nazioni un tempo ritenute ben preparate per le pandemie , come gli Stati Uniti e il Regno Unito, hanno subito centinaia di migliaia di morti in eccesso. Quando arriverà la prossima pandemia, il mondo dovrà fare di meglio”.
Nell’articolo si fa riferimento all'accordo dell'OMS sulla prevenzione, la preparazione e la risposta alla pandemia (WHO CA +) quali prime proposte e raccomandazioni su cosa potrebbe essere meglio.
Per altro le discussioni sul WHO CA+ sono iniziate nel dicembre 2021: l'Assemblea Mondiale della Sanità ha istituito un Organo di Negoziazione Intergovernativo (INB) per redigere e negoziare un accordo di preparazione all’evoluzione della pandemia e/o a nuove minacce per la salute pubblica.
La prima bozza pubblica del WHO CA+ è stata rilasciata il 1° febbraio 2023 e l'INB si è ulteriormente riunito dal 27 febbraio al 3 marzo di quest’anno per negoziare e implementare ulteriormente la prima bozza. Nel documento editato il 1° febbraio scorso, titolato “Zero draft of the WHO CA+ for the consideration of the Intergovernmental Negotiating Body at its fourth meeting WHO convention, agreement or other international instrument on pandemic prevention, preparedness and response” (“WHO CA+”) vengono indicate le Raccomandazioni per le politiche nazionali sanitarie e “One Health”, ripreso nell’articolo titolato “Covid. Oms: “Pandemia gestita in modo catastrofico in termini di equità e solidarietà”. Pronta la “bozza zero” di una convenzione “vincolante” per condividere tecnologie, dispositivi medici, farmaci e vaccini”, di Cesare Fassari, a cui per brevità facciamo ririmento. Comunque la chiave per un accordo significativo sarà rilanciare l’obiettivo dell'equità.
Durante la pandemia di COVID19, le nazioni ricche hanno accumulato scorte di vaccini, dispositivi diagnostici e dispositivi di protezione individuale, a scapito delle nazioni meno ricche.
La bozza dell'OMS CA+ riconosce che questa iniquità è stata un "fallimento catastrofico", e sottolinea la necessità di raggiungere una maggiore equità nelle risposte future.
Giorgio Banchieri1
Andrea Vannucci2
1Segretario Nazionale ASIQUAS, Docente DiSSE, Università “Sapienza”, Roma.
2Socio QASIQUAS, Docente di programmazione, organizzazione e gestione delle aziende sanitarie DISM UNISI
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